Chocolate bundt cake

Cos’è una bundt cake? Niente di più che una torta cotta in uno stampo “bundt”. Potremmo definirla come la versione made in USA della ciambella e non ne esiste una ricetta particolare, una delle poche caratteristiche che spesso accomuna le bundt cake è una base di montata di burro, tipica proprio dei dolci americani.
In questo caso invece niente burro! Si tratta di una bundt cake al cioccolato ricoperta da una ricca glassa, proviene da questo blog Inquiring Chef e si è prestata perfettamente ad inaugurare il mio nuovo stampo bundt della Nordic Ware :). Come faccio di solito con le ricette americane io ho utilizzato gli appositi misurini, sotto trovate le conversioni in grammi e millilitri.

Riguardo agli ingredienti ci sono alcune precisazioni da fare, questa è la lista originale:

INGREDIENTS
Chocolate Cake:
1¼ cups + 1 Tbsp Brewed Coffee
¾ cup Dutch Process Cocoa Powder
2¼ cups Sugar
1¼ tsp Salt
2½ tsp Baking Soda
2 Eggs
1 Egg Yolk
1¼ cups + 1 Tbsp Buttermilk
1 cup + 2 Tbsp Canola Oil
1½ tsp Vanilla Extract
2½ cups + 2 Tbsp All Purpose Flour, sifted
Chocolate Glaze:
3 oz Unsweetened Chocolate, roughly chopped
6 Tbsp Unsalted Butter
1½ cups Powdered Sugar
¼ cup Sour Cream
⅛ cup Brewed Coffee, at room temp

Brewed Coffee: è il caffè americano, tradotto di solito come caffè filtrato, e non può essere sostituito con pari dose del nostro caffè di moka. Per realizzarlo non si può (potrebbe) neanche allungare l’espresso con acqua calda o realizzare dei filtri con il nostro caffè macinato: la miscela utilizzata per il caffè americano è 100% arabica, ha una tostatura più chiara, ha una macinatura più grossa ed è realizzato per infusione e non per emulsione, ha proprio un sapore diverso. Quindi come fare? O avete una macchina da caffè americano e i specifici filtri oppure usate il Nescafè Azera Americano istantaneo come ho fatto io (esistono anche le capsule Nescafè Dolce Gusto Americano) oppure allungate una tazzina di espresso con una tazza di acqua calda e pace e amen.
Dutch Process Cocoa Powder: qua bisogna aprire una parentesi sul cacao in polvere. Esistono sostanzialmente due tipologie di cacao, che in Italia purtroppo in genere non distinguiamo: il cacao naturale e il cacao corretto (o alcalinizzato), in inglese natural cocoa powder e dutch process cocoa powder. Il primo è più chiaro, ha un sapore più acido e amaro e ha un pH naturalmente acido di 5-5,6. Il secondo è invece trattato con un alcalinizzante per ridurne l’acidità: il risultato è un cacao più scuro, con un sapore più ricco e arrotondato di cioccolato e più adatto all’accostamento con altri sapori e un pH neutro di 7. Date le profonde differenze chimiche e di gusto tra queste due tipologie, utilizzare l’uno o l’altro nelle nostre preparazioni non è la stessa cosa! Se dobbiamo realizzare una crema la scelta si baserà solo sul colore e il sapore voluti (io preferisco il dutch), se invece dobbiamo realizzare una torta con un agente lievitante allora dobbiamo prestare molta più attenzione. Infatti se usiamo del bicarbonato di sodio (baking soda) è necessaria una sostanza acida per farlo reagire ed è quindi necessario il cacao naturale, mentre se usiamo del lievito per dolci (baking powder) vanno bene entrambi (io preferisco sempre il dutch).
Ora nella nostra ricetta si utilizza il bicarbonato, però invece del cacao naturale usiamo il cacao alcalinizzato, perchè? Perchè è presente molto latticello, che essendo acido reagisce con il bicarbonato e fa lievitare il tutto e ci permette di scegliere lo stesso il dutch per sapore e colore. Quindi se per caso utilizzerete il latte al posto del latticello allora state attenti ad usare cacao naturale per avere qualcosa con cui il bicarbonato può reagire.
Come distinguerli? Il cacao alcalinizzato ha nella lista degli ingredienti “correttore di acidità” o “carbonato di potassio”, quello naturale no.
Per ulteriori spiegazioni e chiarimenti trovate tutto qui.
Baking Powder: bicarbonato di sodio, se ne avete una scatola in dispensa da molto tempo prima di utilizzarlo verificate che sia ancora attivo e non sia diventato carbonato di sodio: versatene un cucchiaino in acqua bollente, se non vedete nessuna effervescenza immediata allora è da buttare.
Buttermilk: in italiano latticello, purtroppo è difficile trovarlo nei nostri supermercati. Il sostituto più comune è un mix di 50% di latte e 50% di yogurt con qualche goccia di succo di limone o una completa sostituzione con latte: in questo caso prestate attenzione al cacao e sceglietene uno naturale come ho scritto sopra. Io ho trovato il latticello da NaturaSì.
Canola Oil: “CANadian Oil Low Acid”, si tratta di una forma di olio di colza, l’ho sostituito con un comune olio di semi di arachidi.
Vanilla Extract: è un ingrediente che uso molto spesso ma di cui non avevo ancora parlato. Si tratta di estratto naturale di vaniglia, non è aroma di vaniglia ne tantomeno vanillina ed è ottenuto mettendo in infusione le bacca di vaniglia in alcool. Rispetto alle bacche ha una grande vantaggio in termini di costo e conservazione, potete provare a realizzarlo in casa (Bressanini spiega come qui e qui) oppure comprarlo online (io l’ho preso su Amazon).
All-purpose Flour: la farina forse più comunemente utilizzata negli Stati Uniti, corrisponde alla nostra farina 0. Nel mio caso è diventata farina 00.
Sour Cream: panna acida, Laurel Evans consiglia di sostituirla con panna, yogurt e succo di limone, la si trova nei supermercati più grandi, io l’ho trovata anche da NaturaSì.

Questa nella foto (tanto per cambiare) è senza glutine, per realizzarla ho sostituito la farina con pari dose di mix senza glutine per lievitati che trovate qui. Se realizzate la torta per una persona celiaca prestate attenzione che anche tutti gli altri ingredienti siano senza glutine!

Ingredienti – per uno stampo grande da 26 cm 

325 ml caffè americano
90 g cacao alcalinizzato
450 g zucchero
1 cucchiaino e un pizzico di sale
2 cucchiaini e 1/2 di bicarbonato di sodio (13 g)
2 uova
1 tuorlo
325 ml latticello
280 ml olio di semi
1 cucchiaino e 1/2 di estratto di vaniglia
330 g farina 00
Per la glassa
85 g cioccolato fondente
90 g burro
180 g zucchero a velo
60 ml panna acida
30 ml caffè americano

Procedimento
In un pentolino portare a bollore il caffè con il cacao in polvere mescolando frequentemente, quindi spegnere e lasciare raffreddare a temperatura ambiente.
In una ciotola mescolare le uova e il tuorlo con lo zucchero, il sale e il bicarbonato con uno sbattitore a bassa velocità per circa 1 minuto. Quindi unire a filo il latticello, l’olio e la vaniglia continuando a mescolare per un altro minuto. Aggiungere la farina e mescolare a media velocità per 2 minuti e per ultimo il caffè e amalgamare il tutto per altri 3 minuti.
Versare il composto nello stampo imburrato e infarinato (meglio con del cacao in polvere) e cuocere in forno statico preriscaldato a 180° per 50-60 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare nello stampo prima di sformarla.
Per la glassa:
Fondere a bagnomaria o in microonde il cioccolato e il burro, quindi mescolarli. Unire la panna acida e metà dello zucchero a velo setacciato e mescolare bene. Quindi unire il resto dello zucchero a velo setacciato e amalgamare energicamente per ottenere un composto liscio e lucido. Unire anche il caffè e mescolare, se necessario aggiungere un cucchiaio di acqua calda per fluidificare la glassa.
Versare sulla torta quando è completamente raffreddata.


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